Come siamo piccoli!


Lo spunto: questa foto. L'immagine ritrae la Baronessa Thatcher ai funerali dell'amico Ronald Reagan nel 2004. L'obiettivo della macchia è su di lei, la quale se ne accorge e, con sguardo severo, sembra raccomandare al fotografo di esser clemente. Il mondo intorno a lei, immobile, è però sfocato e in movimento: quasi una prefigurazione della malattia della Iron Lady.

Il racconto: il film The Iron Lady, visto ieri al cinema. Bello, mi è piaciuto molto, come tutti i film che indagano sulla distorta mente dell'uomo. Una donna, sola fatta salva la figura onnipresente del marito-spalla-supporto che l'accompagna anche dopo la morte grazie ad indelebili ricordi raccolti da una mente che ha affrontato decisioni dure e difficili, e il mondo intorno a lei.

Ottimo il film, molto brava una delle mie attrici preferite, Meryl Streep, la quale probabilmente vincerà l'Oscar per l'interpretazione del Primo Ministro di Sua Maestà Britannica, incredibile la figura di Margaret Roberts e i traguardi raggiunti.

Incredibili i traumi, le sofferenze, le rinunce... le sconfitte. Una fra tutte il rapporto coi figli.

Incredibili i paralleli della Gran Bretagna di allora e dell'Italia di oggi, immersa in mille privilegi e constellata da uomini di potere debolissimi e inetti. Una donna forte, una personalità forte a dare una risposta.

E tante, tantissime vittime sulla coscienza. Che prezzo.

Una donna sola anche nella vecchiaia, in una società che a stento la riconosce. Una vecchiaia che la Lady di Ferro rifiuta, nega. Come rifiuta fino alla fine la morte della sua metà: il marito Denis.

Umanità.

Chissà se anche io riuscirò a fare i conti con la solitudine? Chissà come sarà la mia vecchiaia? Di certo una scossa la da entrare in contatto con personalità, ormai, d'altri tempi.

La coincidenza: il pomeriggo mia madre mi mostra le foto della sua giovinezza. Quante affinità con l'epoca del film, quanti visi simili, d'altri tempi. Quant'eri bella mamma! Anche ora lo sei...

Anche mia mamma, alla fine, è sola: un marito inesistente e stupido, i genitori ormai in cielo e figli già adulti ma non autosufficienti... Aiuto!

Scommetto che a lei importa ancora che ci si realizzi. Io? No, io invece non ci credo più... Anzi, dopo aver visto questo racconto di vita in forma di film ci credo ancora meno! Se prima avevo sfiducia nella società, ora ne ho ancora di più!

Ad maiora! M.R.6.II.2012
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...