L'uomo nella bolla

Sottotitolo: cronache dal crollo della Moneta Centrale, VII anno E.F.


Ci siamo? Non ci siamo? Non lo chiedo nel senso di stare bene, ma proprio nel senso frommiano di esistere.

La Grande Beffa che ha portato via le case agli americani e gli stipendi ai giovani italiani non cenna a desistere dai suoi loschi fini. Il Padrone del Mondo post-capitalista ha annunciato che quoterà in borsa la sua creatura! Valore? 100 miliardi di dollari! 100 miliardi! Come dire 200.000 miliardi delle vecchie lire, quattro finanziarie di quelle belle toste.

E a noi senza casa e senza stipendio cosa può importare? Bhe, c'è Facebook! La creatura, appunto. Senza di quello non possiamo più vivere, quando vediamo (e non leggiamo) una notizia, dobbiamo postarla sulla bacheca, in modo che gli altri possano vedere (e non leggere) che anche sulla mia bacheca c'è la notizia che la Twingo della Clio c'ha il buco nella gomma...

Follia. Il bello è che dicono a me di essere pazzo! Il bue che dice cornuto all'asino...

Io, con tutta la mia buona volontà, non riesco a capirne (o carpirne) l'utilità! Ci provo, per carità, ma è tutto così caricaturale, non è quello il nostro vero io: vuoi mettere una bella chiacchierata tra amici su una tavolata di quel legno rustico che in genere viene rivestito con le tipiche tovagliette a quadretti bianchi e rossi e di fronte ad un buon vino rosso fermo. Ah, le risate...

Su Facebook non riesco a ridere. L'altra sera su quel quadretto a misura di formica che chiamano chat ho usato l'intercalare "cosa vuoi" (nel senso "eh, cosa vuoi...") e l'altro mi ha risposto "Ho capito, mi faccio un giro...". Follie della chat-generation.

E come fai a rincorrere la gente? "Ohoho, ohoho, non hai capito!" non riesci mica a dirglielo: una volta chiuso tutto rimani li da solo, al massimo ti guardi se i piedi ci sono ancora, di sicuro la testa fuma di rabbia! Solo come l'uomo nella bolla.

Ed è forse questo il destino dell'umanità. O meglio, di quell'umanità destinata a resistere al super-virus creato in laboratorio e annunciato ieri in pompa magna: é in grado di uccidere metà della popolazione mondiale! Wow, non glielo diamo il Nobel?

Pazzia. Il fisico Stephen Hawiking ha ammesso che l'umanità sopravviverà sole se sarà in grado di colonizzare lo spazio. Grazie tante! Mi immagino già Marte che fa l'embargo alla Luna perchè il gorgonzola lunare è troppo calorico, o Venere dichiarare: "Siamo più belli di te, gné, gné..."

Quello che veramente vorrei sapere ora è se la mia bolla esiste davvero e, nel caso, se è in grado di resistere nello spazio. Vado io a cercarla la mia colonia, però l'indirizzo non lo do a nessuno! [M.R.]
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