E rivedrò forse il mare


M.R.22.XII.2013

Sento note scandite da pianoforte,
vedo schiuma bianca che si infrange sulla sabbia
e la mente vaga.

Sempre mi son chiesto perchè
il mare sia stato per me un insieme di gioia e dolore,
felicità e malinconia.

E' come se dentro di me sapessi
che un domani non avrei più visto,
vissuto.

La mente vaga, il cuore si apre,
contiene tutto e tutti
ma soffre: sa che il tutto non può contenere.

Sa che l'uragano dei sentimenti potrà spezzarlo,
prima o poi.

E la paura mi coglie, come sempre, impreparato!

Il cuore è stanco di soffrire, è pesante,
incatramato.

Non voglio pensare più al domani,
non voglio guardare il presente!
Manca poco, e sarà l'ultimo anno.

Nulla è più,
Niente c'è per me,
Solo il cielo e le nuvole.

Guardo in alto
e respiro.
Guardo in alto e vedo che ancora qualcosa c'è.


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