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Tutto scorre

(velocemente)

M.R.23.III.2015

morti+amianto

Dedicato alle vittime
dell'amianto
e ai tarantini tutti



Che tempaccio oggi... 
Quando piove il verde sembra così vivo,
ci avete mai fatto caso? 
Percorro il vialetto fino alla cappella
alzando gli occhi all'acciaieria abbandonata. 
Ricordo il fastidio, da piccolo, nel
vedere il suo sacrilego fumo avvolgere tutto. 
Avvolgerci tutti. 
Ora non è più, come molte altre cose,
persone. 
Ora non è più:
tutto scorre, lo sapevate? 
Tu non ci sei più, io non lo so,
il verde resta: tutto scorre!

La follia umana

M.R.3.III.2015


pazzia
Quando tu hai tutto
e non fai niente 
E io non ho niente
e basterebbe una cosa tua
per rivoluzionare la mia vita

CUORE DI TENEBRA INFURIATI!

interstellar+poesia


Non andare docile in quella buona notte,
I vecchi brucino infervorati quando è prossima l’alba;
Infuriati, infuriati contro il morir della luce!

Benché i savi infine ammettano ch’era giusta la tenebra
Poiché le loro labbra nessun fulmine scagliarono
Non se ne vanno docili in quella buona notte.

Gli onesti, nell’onda ultima, urlando quanto fulgide
Le fragili opere potevano danzare in verdi anse
Infuriano, infuriano contro il morente bagliore.

I bruti che strinsero e cantarono il sole in volo,
E tardi appresero d’averne afflitto il corso,
Non se ne vanno docili in quella buona notte.

Gli austeri, morenti, scorgendo con vista cieca
Che gli occhi infermi splendono e gioiscono come bolidi
Infuriano, infuriano contro il morente bagliore.

E tu, padre mio, là sulla triste altura, ti prego,
Condannami, o salvami, ora, con le tue fiere lacrime;
Non andare docile in quella buona notte.
Infuriati, infuriati contro il morir della luce!

Dylan Thomas, “Non andare docile in quella buona notte”





Suoni suggeriti:



La vita è una cascata

waterfalls+gif


M.R.27.X.2014


E' un periodo strano, lo sappiamo tutti... Il mondo è cambiato senza che ci abbiano dato nuovi punti di riferimento e ci troviamo soli col nostro smartphone a farci da faro, soprattutto di notte per non andare a sbattere contro qualche porta. Il mignolo ne sa qualcosa...

Still mi linka Waterfalls cantata da Bette Midler e mi piace subito. La canzone è meravigliosa, molti la conosceranno... Parla dei problemi della vita, tanto per cambiare.

E, in effetti, la vita è una cascata, ci avete mai pensato? Gli eventi ci cadono addosso ed è tutta questione di spalle grosse!

In questi giorni a casa dei miei vedo la morte: ma la morte intesa come assenza di vitalità, di voglia di fare, di cambiare, migliorare, aiutare. Sembra la perfetta casa per ambientarci American Horror Story per lo speciale di Halloween: sono tutti zombie. Sono tutti zombie qui!

Dicono che ci stiamo impoverendo e viviamo in palazzi scintillanti come pochi nel resto del mondo! Dov'è la vera povertà, mi chiedo?

Nella privilegiata posizione che il destino mi ha riservato di disadattato a vita sono un Monaco Osservatore del mondo che va a rotoli: guardo, rifletto e non capisco. Basterebbe così poco...

Mia nonna diceva: Chi ha i denti non ha il pane, ecc...

Quante volte l'ho ripetuto! Solo la consapevolezza cosmica del mio nulla mi fa stare tranquillo: se faccio o non faccio non cambierebbe nulla, perchè l'Universo è immutabile e infinito, lo insegnano a scuola tra uno sciopero e l'altro...

Forse dovrei convertirmi al Buddismo per quanto sono diventato nichilista. Maledetto chi mi ha iniziato alla Filosofia...

Non so...

So solo che io ho le spalle forti, ma la cascata non l'ho provocata io e questo, un pò, mi fa incazzare!



Roma e l'EUR... Secondo Fellini

sottotitolo: Architettura, arte superiore.


moebius


M.R.10.X.2014




In questo raro documento del 1972 Federico Fellini, intervistato da Luciano Emmer, parla del quartiere metafisico. O meglio, così descrive l'EUR, il quartiere voluto da Mussolini per l'Esposizione Universale del 1942 e chiamato allora E42, quartiere che avrebbe dovuto celebrare le vittorie del nuovo impero italiano.

Architettura come arte superiore, privilegiata dal dittatore come massima espressività del regime e della sua forza, strumento privilegiato da re e autarchi.

In questo documento il famoso regista italiano mette in luce la sua passione per il quartiere "finto" proprio perchè scenico, quasi metafisico. Dice infatti che lo spettatore sembra inserito in un quadro e parla, appunto, di spettatore e non di abitante.


moebius


Quello che richiama, da sempre, l'uomo è infatti la ricerca del luogo, di un proprio luogo: il posto dove stare, dove stare bene, sentirsi a proprio agio.

Evidentemente Fellini si sarebbe sentito a proprio agio in un'architettura di De Chirico perchè solo, probabilmente avrebbe invidiato l'Uomo nella bolla.

E, in effetti, la condizione dell'Uomo nella bolla è, perchè no, metafisica! E' una condizione che sottende la realtà, ne fa da fondamento indi per cui l'uomo si trova in un filtro innaturale nella realtà fisica, la propria.

Vien da chiedersi se non sia proprio l'architettura uno strumento per superare la realtà, e quindi il disagio, e mettersi a contatto con un assoluto, quello forse dove stiamo più a nostro agio...

O, addirittura, se non sia possibile superare la propria condizione alienata se, sottesa, c'è la fondamenta metafisica che ti costringe a tale posizione...

Detto in parole povere: l'Uomo nella bolla è fottuto?

Continua...

Le cose non cambiano, le persone non imparano...

naked+model

23.IX.2014

Diario di bordo. Guardavo stamane "Il colore viola". Una frase della protagonista vomitata al marito ossessivo ben si adatta alla mia situazione corrente: "Tutto ciò che mi hai fatto ti tornerà contro..."

E, infatti, chi mi ha rovinato sta davvero tanto male. Non sono una persona che porta rancore: nella mia visione ultra-liberista delle cose, sarei vissuto in pace, malconcio e invecchiato, stando ben attento a evitare chi mi ha fatto del male...

Non sono nemmeno uno di quelli che dicono "La provvidenza provvederà, non smangiamoci il fegato...", penso solo che la scelta migliore per ognuno di noi sia concentrarci sul nostro benessere, solo a questo modo possiamo stare bene con noi stessi e con chi ci circonda.

Ora però, devo convivere con il malessere di chi mi ha fatto del male?!? A parte il fatto che sembra uno scioglilingua, anche no! Grazie...

Anche il "ti piscierò sulla tomba!" mi sembra vecchio di millenni, non voglio vedere che ti rovini da solo, che sei un buco nero che si sta auto-fagocitando...

No, non voglio! Non voglio vedere che le cose non cambiano e le persone non imparano! No!



Into Dakness

into darkness

23.II.2014

Ho trovato una sorta di chiusura mentale in chi non legge fantascienza...
- - -
Non capisco mia madre: non riesce a vedere un film ma si consola delle sofferenze della vita con telenovelas e trasmissioni trash...
- - -
Si, è vero! In futuro le astronavi saranno davvero poche. Per carità avanzatissime, ma proprio per questo poche...

Una psicosi del personale

underwater gif


M.R.26.XII.2013

Succede poi che ti accorgi che la bolla non potrà mai esplodere! Una psicosi del personale avvolge oramai tutti noi e non è semplice egoismo. 
E' una malattia che ci fa vivere il tutto rapportato a noi stessi: se qualcuno ci viene a mancare ne soffriamo perchè non ci sarà più per NOI, non perchè è dipartito di per sé; se qualcuno ci vuole bene, deve DARCI qualcosa, non ci basta il bene incondizionato e così via, ognuno di voi può sicuramente personalizzare gli eventi... 
Capita, poi, che la bolla ti avvolga e tu non possa interagire più con nessuno, perlomeno non come gli altri possano rapportarsi a te: allora diventi inutile, superfluo e chi se ne importa se tempo fa la situazione era ribaltata, capovolta? Chi si ricorda quando e quanto tu ti sia sacrificato per loro...?
Succede anche che diventi meno interessante, meno importante... 
Succede che diventi trasparente... 
Capita quando il mistero è svelato, capita quando cominciano a dire "ormai lo conosco"... 
Capita allora che sperimenti l'esperienza del tappeto, quando cioè tutti cominciano a camminarti sopra come se non esistessi ma al contempo il tuo posto prefissato sia comunque quello, nonostante tutto ti sia già passato sopra come uno schiacciasassi. 
Capita che ti chiedi che senso abbiano gli affetti e se non sia tutto una questione di psicosi del personale, quando cioè tutto è rivolto a se stessi e l'altro diventa accessorio.



E rivedrò forse il mare


M.R.22.XII.2013

Sento note scandite da pianoforte,
vedo schiuma bianca che si infrange sulla sabbia
e la mente vaga.

Sempre mi son chiesto perchè
il mare sia stato per me un insieme di gioia e dolore,
felicità e malinconia.

E' come se dentro di me sapessi
che un domani non avrei più visto,
vissuto.

La mente vaga, il cuore si apre,
contiene tutto e tutti
ma soffre: sa che il tutto non può contenere.

Sa che l'uragano dei sentimenti potrà spezzarlo,
prima o poi.

E la paura mi coglie, come sempre, impreparato!

Il cuore è stanco di soffrire, è pesante,
incatramato.

Non voglio pensare più al domani,
non voglio guardare il presente!
Manca poco, e sarà l'ultimo anno.

Nulla è più,
Niente c'è per me,
Solo il cielo e le nuvole.

Guardo in alto
e respiro.
Guardo in alto e vedo che ancora qualcosa c'è.


Ideologie...


« Mi rendo conto di aver vissuto momenti della storia che sembravano immortali. Ho visto il nazismo di Hitler e il fascismo di Mussolini, che sembravano destinati a durare mille anni. E il comunismo dell'Unione Sovietica, che si credeva non sarebbe finito mai. Ebbene tutto questo oggi non esiste più. E allora perché mi dovrei fidare delle ideologie? »
(Doris Lessing)

Acquisizioni mentali


Maledizione: è quando una situazione rimane indefinita, nel passato o presente, e provoca effetti nel futuro. Ad esempio, se sei destinato ad un destino di gloria, ossia quando sei destinato a cambiare il mondo in meglio, ma attraverso il sacrificio e rifiuti consapevolmente il destino stesso. Il sacrificio non avrà luogo, ma avrai una vita grama.

- - -

Rivelazione: il segreto, in ogni cosa, è confidare nell'innata pigrizia dell'uomo.

M.R.26.IX.2013

BIVIO


M.R.3.IX.2013

Avere una strada segnata porta a due conseguenze:
o l'estrema tragedia
o vivere un sogno,
lo so già...

La crisi della realtà...




M.R.16.VII.2013


Sono sempre più convinto che questa crisi economica che ci attanaglia rallenterà sempre di più il progresso, perchè nella nostra testa ci riorganizziamo secondo i canoni dell'esistente, più convenienti, e non ci buttiamo sul nuovo, meno sicuro ed aleatorio.

- - -

Oh inconscio, ti prego,
rendi partecipe anche
la parte conscia della mia testa
di tutto quello che mi hai
voluto anticipare.