Il passato, a volte, ritorna e tu devi scappare il più lontano possibile...
M.R.21.II.2015
Il luogo nel quale sono cresciuto, in cui mi sento più al sicuro, quello che banalmente chiamo casa a breve non esisterà più. Oddio, a dire il vero ha già da tempo cessato di esistere per come era un tempo e, forse, non è mai stato così com'è nei miei ricordi.
Il tempo sta per scadere, un pò per tutti, e l'ultimo anno sarà probabilmente il più duro. Mi chiedo chi si prenderà cura di questo meraviglioso giardino che ho curato con coscienza e coerenza per tutti questi anni, per goderne beato dei frutti sempre più belli, stagione dopo stagione.
Il giardino, a differenza dell'uomo, col tempo migliora, diviene incantevole.
Ma l'uomo ha altre esigenze, altri programmi. E così ci appassioniamo di addii, ci riempiamo l'esistenza. Forse è un passo necessario. Come è necessario per l'uomo andare avanti, ragione di vita esistenziale, e al contempo lasciare il passato, rinascere dalle sue macerie.
Immagino di tornarci da vecchio, fra molti anni. Magari il cuore non lo tollererà, magari non esisterà più.
Ma dobbiamo andare avanti, dobbiamo. Lo dobbiamo a noi e a chi tiene a noi. E' un passo che non avremmo mai preso, molto probabilmente saremmo ancora la, in quel limbo di oscurità a sopportare pazientemente e a sperare che ci strappassero via da quel maledetto inverno nel giardino dei ciliegi.