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Se...


riomaggiore

A volte, spesso, mi chiedo Se...

Sapete quelle domande del tipo:
"Cosa sarebbe successo se avessi fatto
quella scelta invece che un'altra?"

Ora sto bene, sono molto più
tranquillo.

Avere un nido, un posto
dove stare
aiuta, mi fa prendere fiato.

Ma questa musica,
quel quadro che ho davanti...

Rifletto.
Penso.

E Se...

Cosa sarebbe successo?
Dove sarei ora?
Dove starei ora?

Il sole mi aiuta;
Vedere gli altri mi aiuta.

Il sole,
il vento.

Gli occhi umidi.

Uno sguardo fuori dalla finestra:
Chissà cosa sarebbe successo Se... ?

- - - 

Musica consigliata:


Immagine: Telemaco Signorini, VEDUTA DI RIOMAGGIORE

Che fine farà il mio tavolo?

M.R.25.III.2015


table

Guarda questo tavolo! 
Probabilmente sopravviverà a me,
forse no. 
Vorrei portarmelo via,
ma non me lo lasceranno fare... 
Lo tocco: senso di rara realtà! 
Chiudo gli occhi e immagino
il senso del sogno col quale
mia madre lo scelse. 
Mi immagino lei e mio padre
scegliersi allora la vita che avrebbero voluto fare
e gli oggetti che l'avrebbero circondata. 
Quanto sogno,
quanta fatica, sprecati.

La vita dissolta

Coi social e il blog bloccati, vecchie ombre tornano alla luce e la coprono, la confondono... Sento il futuro, ma ancora non lo vedo: cosa sarò? Chi può dirlo...


tonno+pensiero

M.R.25.II.2015


E così il passato torna. Pensavo peggio, ma il botto sarà graduale...

Si era fatto preannunciare, per cui niente sorpresa, ma solo tristi certezze. Eppure basterebbe così poco, giusto un paio di palle, ma non tutti siam fatti allo stesso modo. Eppure qualcosa è cambiato, io sono cambiato: me ne frega sempre meno, forse una valvola di sfogo si è attivata per evitare che esploda!

Qualcosa è cambiato, eppure tutto è come era prima. Paradossi, queste costanti della mia vita...

Non so bene cosa, ma so che qualcosa è cambiato. La vita che sogno rimane tale, non fa il minimo sforzo per avvicinarsi, non chiedo tanto, giusto un colpo di fortuna, uno solo!

La vita che vivo rimane tale, anch'essa, maledetta!

So solo che devo uscire, devo proprio uscire...

Il giardino dei ciliegi

Il passato, a volte, ritorna e tu devi scappare il più lontano possibile...


il+giardino+dei+ciliegi

M.R.21.II.2015


Il luogo nel quale sono cresciuto, in cui mi sento più al sicuro, quello che banalmente chiamo casa a breve non esisterà più. Oddio, a dire il vero ha già da tempo cessato di esistere per come era un tempo e, forse, non è mai stato così com'è nei miei ricordi.

Il tempo sta per scadere, un pò per tutti, e l'ultimo anno sarà probabilmente il più duro. Mi chiedo chi si prenderà cura di questo meraviglioso giardino che ho curato con coscienza e coerenza per tutti questi anni, per goderne beato dei frutti sempre più belli, stagione dopo stagione.

Il giardino, a differenza dell'uomo, col tempo migliora, diviene incantevole.

Ma l'uomo ha altre esigenze, altri programmi. E così ci appassioniamo di addii, ci riempiamo l'esistenza. Forse è un passo necessario. Come è necessario per l'uomo andare avanti, ragione di vita esistenziale, e al contempo lasciare il passato, rinascere dalle sue macerie.

Immagino di tornarci da vecchio, fra molti anni. Magari il cuore non lo tollererà, magari non esisterà più.

Ma dobbiamo andare avanti, dobbiamo. Lo dobbiamo a noi e a chi tiene a noi. E' un passo che non avremmo mai preso, molto probabilmente saremmo ancora la, in quel limbo di oscurità a sopportare pazientemente e a sperare che ci strappassero via da quel maledetto inverno nel giardino dei ciliegi.